La Storia della pianta di Ulivo

Letteratura
“Sovra il candido vel cinta d’uliva
donna m’apparve sotto verde manto.”
Dante. Divina Commedia, Purgatorio.
“e come abete in alto si digrada
di ramo in ramo, cosí quello in giuso,
cred’io, perché persona su non vada.
Dal lato onde ‘l cammin nostro era chiuso,
cadea dell’alta roccia un liquor chiaro
e si spandeva per le foglie suso”
Dante. Divina Commedia, Purgatorio.
“che pur con cibi di liquor d’ulivi
lievemente passava caldi e geli,
contento ne’ pensier contemplativi.
Render solea quel chiostro a questi cieli
fertilemente; e ora è fatto vano,
sí che tosto convien che si riveli.
Dante. Divina Commedia, Paradiso.
“Tu,placido,pallido ulivo,
non dare a noi nulla;ma resta!
ma cresci,sicuro e tardivo,
nel tempo che tace!
ma nutri il lumino soletto
dell’ultima pace!”
G.Pascoli – La canzone dell’ulivo.
“Il tempo che si rinfresca ed il mare che si increspa,
Tutto mi dice che l’inverno è arrivato per me
E che bisogna, senza indugio, raccogliere le mie olive,
E offrirne l’olio vergine all’altare del buon Dio.”
Mistral – Gli olivi.
“Soffocato dal sole e dalla polvere ho corso queste cinquanta miglia – e sempre pieno di voi, e vinto dal desiderio della mia patria, e funestato dalle disavventure de’ medici cari – il mio olio e il mio vino è scarso e tante piaghe!”
Ugo Foscolo
“Cosé va fatto! Le nostre opere non devono mirare solo al presente, ma all’avvenire, non a noi soli, ma ai discendenti nostri. E allora i discendenti, anche lontani, prenderanno un poco d’olio degli ulivi che noi abbiamo piantato.”
Giovanni Pascoli
“L’olio cantò, murmure sommesso; un acre odore vaporò per tutto.”
Giovanni Pascoli
L’albero dall’ombra lieve
“…ulivo, albero essenziale, dall’ombra lieve come
una carezza, eppure ossuto, e nodoso, e carico
di ferite, uguale alla vita.
Immagine di ciò che più amiamo!
Sempre un tuo ramo trovi la colomba in volo
dopo i diluvi.
E siano i figli virgulti d’ulivo intorno a ogni
mensa; e perfino la cenere fatta
di sue foglie e d’argento plachi
le tempeste…”
David Maria Turoldo
Alla Vita
1948
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio, come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell’al di là,
Non avrai altro da fare che vivere.
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio, ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinchè vivano gli uomini,
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo che nulla è più bello,
più vero della vita.
Prendila sul serio, ma sul serio a tal punto
che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi,
non perchè restino ai tuoi figli,
ma perchè non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.
Nazim Hikmet
L’Olio
Olio con sapiente arte spremuto
Dal puro frutto degli annosi olivi,
Che cantan -pace! -in lor linguaggio muto
Degli umbri colli pei solenti clivi,
Chiaro assai più liquido cristallo,
Fragrante quale oriental unguento,
Puro come la fè che nel metallo
Concavo t’arde sull’altar d’argento,
Le tue rare virtù non furo ignote
Alle mense d’Orazio e di Varrone
Che non sdegnàr cantarti in loro note…
Gabriele D’Annunzio
Paesaggio
Il campo
di ulivi
s’apre e si chiude
come un ventaglio.
Sull’oliveto
c’e’ un cielo sommerso
e una pioggia scura
di freddi astri.
Tremano giunco e penombra
sulla riva del fiume.
S’increspa il vento grigio.
Gli ulivi
sono carichi
di gridi.
Uno stormo
d’uccelli prigionieri
che agitano lunghissime
code nel buio.
Federico Garcia Lorca
Donne catalane
“Forse invoca e invoca vergini
l’antico mare epitalàmico;
forse noi tutte non siamo che quell’una
che chiamavano Nausicaa”.
“Forse baciamo meglio sulle dune
che sugli usci delle case,
suggendo bocca e offrendo bocca
in mandorle dolci e amare”,
“Sfrondatrici d’olivi,
raccoglitrici di mandorle,
siamo venute dal Manserrat
per congiungerci alla mareggiata…”.
Gabriela Mistral